Opificio365 – Azione 1 – Ascoltare

L’accesso al Centro AntiViolenza garantisce alla donna vittima di violenza un luogo in cui far emergere i propri bisogni e le proprie necessità, e progettare con lei un percorso verso l’autonomia. In una fase iniziale è indispensabile supportare la donna nella visualizzazione della violenza, nella comprensione psicologica del suo vissuto e nel supporto alla richiesta dei suoi diritti, e pertanto assumono un valore imprescindibile le azioni di sostegno psicologico, educativo e legale. E tali azioni, grazie alle risorse finanziarie istituzionali di cui dispongono i CAV, sono quelle che maggiormente trovano una garanzia di erogazione

Tuttavia la consapevolezza di sé e la possibilità di riuscita, passano anche dal sentirsi adeguate con il proprio benessere fisico, troppo a lungo trascurato sia in termini di salute che estetici. Il CAV si adopera da sempre nella ricerca di risorse finanziarie per garantire alla donna anche questo altro aspetto, cioè quello che attiene alla sua valorizzazione lavorativa, alla sua capacità di indipendenza economica, al suo benessere fisico e alla sua genitorialità. Tutto ciò negli anni di attività dell’associazione è stato reso possibile attraverso una costante progettazione nazionale ed europea, un complesso lavoro di rete con le aziende del territorio e con professionisti disposti a mettere a disposizione le loro prestazioni anche in mancanza di risorse.  Nonostante la virtuosità della rete e delle progettazioni, lo scoglio principale resta l’assenza di una strutturazione di risorse costante che possa garantire la messa a sistema di questa parte dell’intervento sulla donna vittima di violenza.

Quindi a risposta dei bisogni sopra descritti le attività progettuali per l’Azione ASCOLTARE prevedono la realizzazione di:

  • percorsi di accompagnamento della donna nel mondo del lavoro, attraverso la realizzazione di bilanci di competenza, orientamento e sostegno alla ricerca;
  • percorsi di ri-educazione economica per la consapevolezza della gestione delle proprie risorse;
  • azioni di sostegno al ruolo genitoriale della donna e alla relativa comprensione della consapevolezza della violenza vissuta dai figli;
  • percorsi di supporto ai figli delle vittime, nell’elaborazione del loro vissuto;
  • percorsi formativi laboratoriali su competenze professionali;
  • accordi di tariffe agevolate con professionisti per la fruizione di visite specialistiche, quali nutrizionisti, fisioterapisti, dentisti, etc;
  • accordi di tariffe agevolate con parrucchieri, estetiste, negozi di abbigliamento.

Saranno massimo 10 donne e 6 minori, in carico al CAV e/o segnalate al CAV dalla SDS Valdinievole (all.SDS), che potranno fruire delle attività sopra descritte, trovandosi nella fase finale del percorso di uscita della violenza.

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